Sono uno studente universitario all’ultimo anno di Scienze dei Beni Culturali, ho un diploma di liceo classico (novantasei centesimi).
Le lezioni possono avere una durata variabile, e anche la frequenza può variare.
Non esiste un metodo di insegnamento unico, valido per tutti, perché ogni testa è a sé, ciascuno studente ha proprie capacità, proprie abilità e potenzialità, e anche propri punti deboli, perciò va trattato singolarmente. Mio compito è quello di capire quale persona ho davanti, così da poter impostare le lezioni nel modo più efficace possibile, ottenendo di conseguenza i primi risultati in tempi brevi. Durante questi anni ho imparato a fare questo e ho scoperto che è la base da cui poter iniziare bene il lavoro.
Le lezioni di norma consistono in una parte teorica e in una parte pratica: fare esercizi aiuta tanto a memorizzare i concetti che sono stati studiati. Scrivere serve tantissimo, per questo mi piace far fare ai ragazzi schemi, riassunti, etc., che facilitino l’apprendimento della teoria. Questo “trucco” mi è stato utile durante il percorso di studio e credo possa aiutare tanti altri studenti.

“Non esistono cattivi studenti, solo cattivi maestri”. Ogni studente è bravo in questa materia, meno bravo in quest’altra, gli piace questa, non gli piace quell’altra… ma non esistono materie insuperabili! Bastano un po’ di volontà e un po’ di pazienza, e qualche volta anche un piccolo aiuto dall’esterno. Quest’ultimo garantisco al 100% che posso darlo.